I tavoli sono senza ombra di dubbio uno degli elementi d’arredo più classici e tradizionali, la cui presenza nella vita quotidiana dell’uomo è sempre, e da sempre, data per scontata, tanto che la loro nascita si perde nella notte dei tempi. Certo è che all’interno di qualunque abitazione almeno un tavolo non può assolutamente mancare, neppure nei monolocali oggi tanto in voga, che in meno di 35 mq racchiudono tutte le funzioni e gli arredi necessari al vivere moderno, si rinuncia ad un tavolo, anche se magari si prediligono modelli trasformabili o a scomparsa. Nelle case dalle dimensioni maggiori poi, solitamente, si può contare sulla presenza contemporanea di ben più di un tavolo: ve ne sarà uno da pranzo, uno per la cucina (ove questa è presente come ambiente a sé stante), almeno un tavolino in salotto ed una scrivania per far studiare i figli, eventualmente poi potranno trovar posto anche altre tipologie di tavolo a seconda di come sono organizzati gli spazi e delle necessità dei padroni di casa.
In generale si può affermare che un tavolo è senza dubbio un elemento d’arredo estremamente semplice ed essenziale: composto da un piano, ovvero una superficie orizzontale solitamente rettangolare, rotonda o quadrata (ma che può assumere le forme più svariate a seconda del modello scelto e dell’estro del designer che lo ha ideato), che viene supportato da quattro gambe o in alternativa da un sostegno centrale, non mancano poi varianti più estrose con due o tre sostegni, dove proprio la base del tavolo diventa un importante elemento d’arredo, fino a quasi al limite di apparire come vera e propria opera d’arte, quasi fosse una scultura! Ovviamente il piano è la parte del tavolo che viene utilizzata e dunque la casistica delle varie tipologie riguarda in questo caso più che altro dalla scelta del materiale, dalla sua colorazione o dal suo trattamento superficiale, oltre ovviamente alle dimensioni ed alla sagoma che determinano l’effettivo ingombro del tavolo, mentre invece senza dubbio le ricercatezze vanno rintracciate più che altro nella parte strutturale(ovvero nelle gambe e nei sostegni, che possono davvero assumere configurazioni impensate e straordinarie).
Nonostante la semplicità di un elemento d’arredo quale può essere un tavolo, che è assolutamente innata e fa parte proprio del suo essere, la storia del design ci insegna che proprio il rigore e l’elementarità di una forma come questa hanno spinto intere generazioni di architetti e designer a cimentarsi alla ricerca di nuove espressioni con una ricchezza di sperimentazioni e creazioni, che hanno interessato non solo ovviamente le forme ma anche i materiali (ampliando moltissimo il ventaglio di quelle che erano inizialmente le possibilità esistenti!), tanto che soprattutto nel novecento tutti i più grandi maestri del movimento moderno, da Frank Lloyd Wright a Le Corbusier hanno disegnato più di un tavolo ed alcuni d questi esemplari storici vengono tutt’oggi prodotti, rappresentando un po’ delle pietre miliari dell’architettura d’interni.
Le necessità della vita moderna hanno poi portato alla nascita ed alla diffusione di tutta una serie di tavoli, tavolini e consolle capaci di trasformarsi per venire in contro alle esigenze più disparate: in particolare quando si dispone di poco spazio i tavoli allungabili o addirittura quelli a scomparsa possono essere l’unica soluzione che ci consenta di avere ospiti a cena senza comunque avere un ingombro eccessivo sempre presente nella quotidianità. I prodotti di questo tipo, oggi come oggi, sono sempre più diffusi e sono davvero tantissimi, realizzati in qualunque materiale e in ogni forma, sono davvero capaci di risolvere qualunque problematica, anche la più particolare!
Comunque le considerazioni da fare nel momento in cui ci appresta ad acquistare un tavolo per la nostra casa sono molteplici: innanzitutto sarà bene valutare lo spazio che abbiamo a disposizione per ospitarlo, non solo in termini prettamente dimensionali, ma anche dal punto di vista della forma (per locali lunghi è stretti è meglio prediligere un tavolo rettangolare, mentre in spazi ampi si può optare per elementi più centrali, tondi o quadrati che siano!); sarà bene poi anche aver chiara la funzione da attribuirgli e, nel caso si tratti di tavoli ai quali ci si siede a mangiare, bisogna necessariamente sapere quante posti a sedere si desidera avere a propria disposizione e quanti eventualmente se ne possono “ricavare in aggiunta” in casi del tutto particolari (come ad esempio il veglione di capodanno o il pranzo di Natale, dove solitamente gli ospiti sono più numerosi!). Anche in conseguenza della sua utilizzazione principale bisognerà poi fare tutta una serie di considerazioni riguardo alla praticità, alla solidità ed alla facilità di pulizia e manutenzione del nostro tavolo, che inevitabilmente dovranno tener in considerazione il tipo di materiale più idoneo nonché ovviamente i nostri gusti personali. Infine, esattamente come avviene per qualunque altro elemento d’arredo è bene considerare il contesto in cui andrà inserito e dunque lo stile che caratterizza i nostri locali e con il quale il tavolo dovrà relazionarsi, perché il tutto risulti in perfetta sintonia.
La prima idea a cui si associa un tavolo è sicuramente quella del pranzo; in realtà però questo elemento d’arredonon serve unicamente per consumare i pasti, ma può svolgere molte altre funzioni e venir utilizzato per altri tantissimi scopi; ovviamente a ciascun uso sarà abbinato un tavolo differente con caratteristiche dimensionali, funzionali ed estetiche proprie, che sono indicate all’utilizzo che ci si prefigge. Innanzitutto bisogna capire che un tavolo non vale l’altro e vi è già una sostanziale differenza tra quello da cucina, che viene utilizzato anche per preparare le pietanze (e non solo per mangiare!) e quello della sala, che invece deve svolgere anche, e soprattutto, una funzione estetica, ricettiva e di accoglienza degli ospiti, tanto da essere all’interno di un’abitazione uno dei luoghi deputati alla convivialità per eccellenza. Sempre rimanendo nel medesimo ambito sono poi oggi molto di moda le penisole ed i banconi, che sono particolarmente indicati dove manca la cucina, per separare l’anglo cottura dal living e sono perfetti, non solo come importanti elementi d’arredo deputati a dividere ed al contempo ad unire due spazi differenti, ma anche per consumare la colazione, la merenda, spuntini veloci oppure un drink stando seduti, come al bancone del bar, su sgabelli, che possono a loro modo contribuire molto a dare un carattere molto particolare all’ambiente. Altro elemento con funzioni simili, ma sempre più di rado presente è il tavolo del cosiddetto angolo bar, dove offrire l’aperitivo o l’ammazzacaffè agli ospiti!
In commercio comunque esistono poi molti altri tipi di tavoli, che non si legano in alcun modo al mangiare ma fanno capo ad altre attività: si pensi ad esempio alle scrivanie, sia quelle deputate allo studio dei bambini e dei ragazzi, che quelle invece destinate ad accogliere i grandi intenti nello svolgimento del loro lavoro; alle consolle ed alle tanto in voga postazioni multimediali (fatte per alloggiare in modo funzionale ed ordinato pc e periferiche, come fax, stampanti , scanner ecc…); ai tavoli da gioco per i bimbi piccoli e a quelli più particolari e sofisticati dedicati al divertimento dei ragazzi, e perché no anche degli adulti (come i tavoli da biliardo, quelli per il calcio balilla, da pig pong e quant’altro!). A ben veder poi anche i comodini possono essere sostituiti da piccoli tavolini ed alcuni tipi di pouf possono fungere anche da tavolini-contenitori … le possibilità sono davvero tantissime non c’è che l’imbarazzo della scelta! Come dimenticare poi gli immancabili tavolini da salotto, che trovano posto di fronte o accanto ai nostri divani e ci consentono non solo di poter offrire un the o un caffè ai nostri amici stando comodamente seduti a fare quattro chiacchiere, ma sono anche il luogo ideale per appoggiare telecomandi, telefono, libri e riviste in modo da averli tranquillamente a portata di mano nei momenti di relax!
Non bisogna poi dimenticare che attorno ad un tavolo solitamente sono presenti delle sedute, siano esse delle classiche sedie, piuttosto che degli sgabelli, dei pouf o quant’altro, il rapporto che si instaura tra questi elementi d’arredo è fondamentale e va valutato non solo da un punto di vista meramente pratico e funzionale (per cui ovviamente le sedie dovranno avere la giusta altezza rispetto al piano del tavolo e dovranno poter essere collocate al di sotto di questo senza che, ad esempio, i braccioli lo impediscano), ma anche sotto l’aspetto estetico: si può allora optare per due tipi di scelte assolutamente opposte l’una all’altra. La prima opportunità, nonché la più semplice e comune, è quella che porta ad acquistare tavolo e sedie in coordinato, o comunque ad optare per elementi del medesimo stile, magari che riprendano reciprocamente materiali e colori gli uni delle altre e viceversa; l’alternativa è quella di scegliere sedute assolutamente in contrasto ed al limite tutte diverse tra loro, il risultato (se ben studiato) può essere davvero unico e sorprendente, ma di certo necessita di una grande dose di buon gusto, che certo non è alla portata di tutti e poi può comunque risultare un connubio troppo anticonvenzionale, che non tutti gradiscono! Anche l’illuminazione è un fattore che non va assolutamente sottovalutato perché va posto in stretta relazione con questo elemento d’arredo, soprattutto per quanto riguarda il suo posizionamento rispetto al tavolo, che per risultare ottimale deve seguire delle regole ben precise.
Sara Raggi