Quando si parla di tavoli e sedute realizzate in fibre intrecciate, ovvero con materiali quali il vimini, il bambù, il rattan oppure il midollino, solitamente ci si riferisce ad elementi d’arredo tipici di quello che viene comunemente definito stile etnico e che vengono realizzati in maniera del tutto artigianale, con materie prime assolutamente naturali ed ecocompatibili, che sono tipiche dei luoghi d’origine “esotici” da cui questi prodotti provengono. Le regioni più produttive in questo settore dell’artigianato etnico sono senza ombra di dubbio l’Africa (dove molto utilizzate sono anche le foglie di banano e delle palme), ma soprattutto l’Indonesia e tutto il sud est asiatico.
Tra tutti i prodotti realizzati con queste materie ne esiste una parte, in realtà piuttosto esigua rispetto al totale, proveniente davvero da paesi lontani e veramente realizzata da popolazioni indigene che si tramandano la lavorazione da secoli di generazione in generazione, mentre poi vi sono tutta una serie di tavoli e tavolini che chiaramente si ispirano ai primi, ma che però vengono prodotti direttamente nel nostro paese, ove vi è la richiesta, e solitamente in serie e con tecnologie quantomeno “meccanizzate”, ma comunque utilizzando materiali naturali uguali a quelli “originali”. Oggi però vi è anche una cospicua fetta di mercato (forse quella numericamente preponderante) che utilizza invece materie sintetiche che riproducono le fattezze e le colorazioni delle fibre naturali, ma sono molto più resistenti e necessitano di molte meno cure, di pochissima manutenzione e possono tranquillamente essere lasciate all’aperto tutto l’anno. Alcune di queste si vede chiaramente che sono dei “falsi”, ma ve ne sono altre davvero ben realizzate tanto da sembrare assolutamente vere (il costo di queste ultime però è assolutamente elevato, molte volte più che se si trattasse di originali arredi in fibre intrecciate provenienti dall’Asia o dall’Indonesia!).
Di sicuro è più facile che siano le sedute, piuttosto che i tavoli, ad essere rivestite, solo in parte oppure del tutto, con fibre intrecciate, ma spesso anche le strutture lignee dei tavoli, soprattutto quelle ai quali questo tipo di sedute si accostano abitualmente, possono essere ricoperte con lo stesso materiale e questo accade in special modo per tutti gli arredi outdoor, sia che si tratti di salottini con poltroncine e tavolini, piuttosto che di veri e propri tavoli da pranzo con sedie. Si tratta infatti di materie che si prestano particolarmente all’uso esterno, perché assolutamente resistenti al sole ed alle intemperie e leggere (dunque facilmente trasportabili); inoltre il loro aspetto assolutamente naturale, quel fascino un po’ esotico e l’aspetto comunque elegante e raffinato ne fa di sicuro la primissima scelta nel campo degli arredi da giardino o da terrazza. Per quanto riguarda gli interni invece non in tutte le case si addice la presenza di tavoli di questo tipo, che si prestano in particolar modo ad atmosfere un po’ particolari rustiche, country o, ovviamente, etniche, mentre con più difficoltà si integrano con arredi in stile classico o decisamente contemporaneo. I tavolini da salotto realizzati in canne di bambù oppure in fibre intrecciate sono invece elementi più versatili, facilmente inseribili, non solo all’esterno, ma anche all’interno delle abitazioni ed anche in case dal sapore più tradizionale, perché possono contribuire a dare quel tocco diverso e particolare senza comunque risultare invasive presenze fuori luogo (magari da porre in un angolino del soggiorno per posizionarvi una bella pianta dal sapore esotico o un vaso con dei simpatici e portafortuna luky bamboo!).
Oramai comunque con questi materiali, soprattutto per quanto riguarda l’arredo da esterni che li vede protagonisti assoluti, si producono le più svariate tipologie sia di tavoli che di sedute, dai modelli più classici a quelli più estrosi ed alternativi, realizzati anche in svariate tonalità e colorazioni, anche se le tinte naturali che lasciano la materia al suo stato grezzo continuano ad essere sempre le più apprezzate (eventualmente si fa spesso ricorso a delle lacche particolari che esaltano la colorazione naturale, offrendo al contempo una maggior protezione alle superfici!). I tavoli realizzati in vimini, rattan, bambù o midollino sono solitamente accompagnati da un piano in cristallo, proprio perché l’intreccio delle fibre renderebbe la superficie del tavolo poco uniforme ed un po’ “sconnessa”: in questi casi spesso è proprio la struttura del tavolo l’elemento esteticamente predominante e che comunque, grazie alla trasparenza del vetro, rimane in vista, pronta a fungere da perfetto richiamo alle sedute in coordinato. Il bambù merita una menzione particolareperché utilizzando quelle canne di questo materiale contraddistinte da un diametro maggiore si possono realizzare davvero tavoli e tavolini singolari, dall’aspetto particolare, oppure anche modelli dall’aspetto più tradizionale, impiegando il bambù esattamente come se fosse una qualunque altra essenza legnosa, ma con ottenendo un prodotto con venature e colorazioni assolutamente insolite e affascinanti, perfette anche per living dall’aspetto assolutamente moderno.
Sara Raggi