Parlare di tavoli da cucina oggi non sempre è possibile perché spesso nelle case moderne una cucina vera e propria manca (ovviamente se con questo termine intendiamo riferirci ad un locale abbastanza ampio ed a sé stante) ed al suo posto troviamo invece il cosiddetto angolo cottura, che sovente si concretizza in una parete attrezzata posizionata in una porzione del living un po’ defilata, che viene separata dal resto attraverso un bancone, un’isola o più semplicemente frapponendo tra il soggiorno e la zona cottura un tavolo da pranzo con le sedie.
In altri casi poi ci si imbatte nei cosiddetti cucinini, molto in voga negli anni ‘60-’70, ma che tutt’oggi permangono in molte abitazioni dell’epoca: si tratta di cucine decisamente piccole in termini di metratura (ben al di sotto dei 9 mq che caratterizzano la classica cucina cosiddetta “abitabile”), che sono destinate unicamente alla conservazione, alla preparazione ed alla cottura dei cibi, che poi andranno consumati altrove, perché lo spazio per un tavolo che possa essere definito tale proprio non c’è!
In genere si tratta di ambienti molto lunghi e stretti, ma se ne trovano anche di quadrati e davvero minimal, dove al limite è possibile posizionare un piccolo bancone con un paio di sgabelli per fare colazione, mangiare uno spuntino veloce o ancora da utilizzare come piano d’appoggio.
In tutti i casi, qualora invece si disponga di una cucina abbastanza ampia da potervi ospitare anche un tavolo degno di questo nome, per quanto magari dalle dimensioni contenute, le valutazioni da fare sono molteplici e tutte in qualche misura determinanti.
Innanzitutto bisognerà tener conto delle dimensioni e della conformazione della nostra cucina e di conseguenza trovare un elemento che vi si inserisca alla perfezione, che abbia la forma più congeniale all’utilizzo che se ne deve fare ed alla sua collocazione e che non sia né troppo grande, risultando d’ingombro e d’intralcio alle normali attività che vi si svolgono attorno, né troppo piccolo, tanto che una volta che tutti si sono seduti al proprio posto, sul piano non rimane neppure un angolino a disposizione per appoggiare un piatto di portata, il pane o un bottiglia!
Va considerato che un tavolo da cucina, a differenza di quello che generalmente si trova nel living, o in sala da pranzo, non è destinato a ricevere gli ospiti, ma serve alla famiglia per consumarvi la maggior parte dei pasti quotidiani ed anche per preparali, per cui deve innanzitutto essere pratico, robusto e soprattutto commisurato al numero di persone che deve ospitare.
Detto questo ovviamente l’occhio vuole sempre la sua parte per cui, nella scelta, non ci si potrà poi esimere dal fare anche delle considerazioni di tipo più prettamente estetico, che tengano conto dei nostri gusti e dello stile che caratterizza la nostra cucina e che coinvolgono materiali, textures, finiture e colorazioni e che non ci si deve dimenticare di fissare un budget di spesa!
Vediamo dunque di analizzare uno alla volta quali sono i fattori che influenzano la scelta di un tavolo da cucina e che ci porteranno a determinare quale sia l’opzione migliore per noi.
Sara Raggi