In ogni casa che si rispetti, il tavolo per eccellenza è senza ombra di dubbio quello della sala da pranzo, destinato appunto, come si evince dalla nomenclatura, ad ospitare pranzi e cene importanti e ad accogliere gli amici per trascorrere serate in compagnia. Il tavolo da pranzo inoltre è di certo il protagonista assoluto delle riunioni familiari più importanti, dal Natale, alla Pasqua, sino ai compleanni o ad altre ricorrenze speciali ed è un po’ il cuore pulsante della famiglia attorno al quale tutti si ritrovano, si potrebbe quasi affermare che all’interno di un’abitazione è il luogo della convivialità per eccellenza.
Un tempo il ruolo che questo elemento d’arredo assumeva all’interno della zona giorno era davvero predominate ed era molto sentita l’esigenza di aver un tavolo grande ed imponente capace di ospitare più persone possibili e dalla presenza quasi “monumentale”, tanto che spesso soggiorno e sala da pranzo erano due ambienti distinti. Oggi di sicuro sono cambiate molte cose, non soltanto per quanto concerne le abitudini ed i ritmi di vita, per cui sempre più raramente le famiglie si radunano tutte attorno alla stessa tavola, anche perché non ci sono più le famiglie numerose ed unite d’un tempo, ma soprattutto, purtroppo, si sono modificati gli spazi abitativi, che hanno dimensioni sempre più ridotte, al punto tale che, come accade sempre più spesso, si finisce per avere all’interno di una casa un unico tavolo (prescindendo al momento da tavolini scrivanie, scrittoi e quant’altro abbia un uso e delle dimensioni particolari, differenti da quelle di un comune tavolo), posizionato nel living, tra il salotto e l’angolo cottura, che serve sia nelle occasioni speciali che per consumare i pasti quotidiani. Ovviamente in un’abitazione (a prescindere dalle sue dimensioni) non si può davvero fare a meno di avere almeno un tavolo, ma l’imperativo odierno sembra quello di ridurre quanto più possibile l’ingombro di questo elemento d’arredo e per far ciò sempre più di frequente si ricorre ai cosiddetti tavoli allungabili, che nella vita di tutti i giorni occupano meno spazio possibile, lasciandolo libero per altri scopi, ma in caso di necessità sono in grado di ampliare, anche notevolmente, le proprie dimensioni, per poter accogliere eventuali ospiti.
Ovviamente dunque il primo fattore da tenere in considerazione quando ci si accinge a scegliere il nostro tavolo da pranzo è rappresentato delle sue dimensioni ottimali, da scegliere in base allo spazio a nostra disposizione ed al numero di persone che si intende far accomodare (anche se a questo, come abbiamo già visto, si può ovviare con la scelta di un elemento d’arredo trasformabile!): attenzione perché un tavolo troppo grande in uno spazio non abbastanza accogliente risulterà una forzatura evidente e romperà gli equilibri distributivi di tutta la nostra zona giorno, allo stesso modo però non dobbiamo incorrere nell’errore contrario optando per un tavolo talmente piccolo che quasi si perde tra gli altri elementi d’arredo.
Altro parametro essenziale da tenere in considerazione e strettamente connesso al precedente riguarda la forma, che va scelta molto attentamente, non solo sulla base del proprio gusto personale (comunque importantissimo), ma anche e soprattutto in funzione della geometria del locale che dovrà ospitarlo e considerando la posizione di eventuali altri elementi d’arredo. La forma più comune per un tavolo da pranzo è indubbiamente quella rettangolare, proprio perché si presta molto più facilmente ad essere inserita all’interno degli spazi abitativi (che sovente destinano a questa funzione un’area piuttosto stretta e lunga); allo stesso modo si può optare per una sagoma di piano ellittica, che a differenza della precedente a parità di dimensioni è in grado di accogliere un maggior numero di commensali (non avendo angoli a capotavola), ma che non a tutti piace.
Il tavolo rotondo è assolutamente è il più congeniale dal punto di vista della socializzazione e dell’accoglienza perché non crea posizioni privilegiate e pone tutti nella medesima condizione; è più difficile però avere abbastanza spazio per posizionare un tavolo tondo capace di ospitare un buon numero di persone, lo stesso dicasi per i tavoli quadrati molto belli e d’impatto ma raramente inseribili nelle abitazioni moderne (a patto ovviamente di non scegliere un modello minimal da quattro coperti che però va bene solo nei monolocali o nelle cucine, non di certo in una bella sala da pranzo!). Un’altra alternativa è rappresentata da tutte quelle forme assolutamente insolite e fantasiose che spesso caratterizzano i tavoli di design; in questi casi più che mai, proprio per dare al tavolo il corretto risalto che merita, è necessario avere uno spazio abbastanza ampio intorno. Ma non è soltanto la forma del piano a risultare determinante, anche le gambe o la base del tavolo (a seconda che vi siano i quattro classici appoggi piuttosto che un unico sostegno centrale) rivestono un ruolo importantissimo ed in molti casi rappresentano proprio il “pezzo forte” del tavolo.
Nella scelta del tavolo da pranzo comunque l’estetica gioca un ruolo determinante motivo per cui anche la scelta dei materiali deve essere affrontata in modo particolarmente attento, di certo comunque meglio optare per superfici di una certa importanza o che comunque creino un effetto particolare ed elegante. Il legno risulta sempre una delle scelte più convenzionali, ma comunque di sicura resa, meglio forse sceglierlo per ambienti arredati in stile classico o tradizionale, mentre per ambienti giovani e moderni è preferibile optare per superfici vetrate (siano esse trasparenti piuttosto che colorate, satinate o addirittura decorate!) e sostegni anch’essi in cristallo, piuttosto che cromati, satinati o, perché no, colorati e variopinti! Oggi poi è possibile sbizzarrirsi tra una gran varietà di materiali, anche molto innovativi (come ad esempio il Corian), l’importante rimane comunque propendere per qualcosa di esteticamente valido, che ci soddisfi a pieno e che sia in grado di rapportarsi nel migliore dei modi con tutti gli altri elementi d’arredo presenti nel medesimo locale, non necessariamente dovrà richiamarne lo stile, i materiali o i colori, ma dovrà dialogare con essi in maniera proficua per entrambi.
Nel momento in cui ci si accinge a scegliere il proprio tavolo del soggiorno esistono poi altri due fattori molto importanti ed ad esso correlati da tenere in considerazione, che sono l’illuminazione e l’accostamento con le sedie. Per quanto riguarda l’illuminazione, l’ideale sarebbe avere una luce centrata rispetto al piano del tavolo ad un’altezza da quest’ultimo pari a circa 60 cm; se però il nostro tavolo è rettangolare, e comunque in tutti i casi in cui abbiamo a che fare con un forma particolarmente lunga, è preferibile optare per più punti luce, almeno due o tre, posizionati sempre a 60 cm circa dal piano, in mezzeria del tavolo a correre per tutta la sua lunghezza; nulla vieta in alternativa di istallare un binario con dei faretti orientabili, in questo caso però essi andranno fissati a soffitto (ad un’altezza, ma di contro avranno un intensità luminosa maggiore.
Anche la scelta delle sedie è davvero importantissima e non può di certo essere lasciata al caso; molte volte per non crearsi ulteriori problemi d’accostamento si opta per acquistare le sedute in coordinato con il tavolo, in modo tale che siano esattamente realizzate nel medesimo stile, con gli stessi materiali e con le stesse tonalità di colore e che dunque l’insieme, del tavolo con le sue seggiole, appaia davvero un tutt’uno. Non è assolutamente detto però che questa scelta rappresenti la soluzione migliore; a volte “staccare” ed inserire degli elementi diversi, magari colorati e vivaci, può servire per rendere l’ambiente più accogliente e personale e comunque tavolo e sedie devono valorizzarsi a vicenda, a meno che non si decida, deliberatamente, di voler dar maggior risalto ad uno piuttosto che alle altre, in questi casi allora l’elemento di spicco (o gli elementi nel caso si parli delle sedie) dovrà essere in grado da solo di catalizzare su di sé l’attenzione e questo accade in particolar modo quando si propende per oggetti di design dall’estetica molto particolare e sovente dalle linee eccentriche ed insolite.
Oggi addirittura è molto di moda contornare un unico tavolo con sedie tutte differenti tra loro, siano esse completamente diverse sia dal punto di vista dei materiali e d ei colori che per quanto concerne i modelli, oppure tutte uguali ma ciascuna di una tonalità differente o ancora di due tipologie o due colorazioni diverse e poste attorno al tavolo alternando le une alle altre; l’importante è che il tutto crei un effetto sorprendente, ma comunque piacevole ed assolutamente non dissonante e che alla fine si tratti di una soluzione ben congeniata e non sembri che abbiamo “reciclato” delle sedie prese qua e là che per sbaglio avanzavano! Indubbiamente una scelta di questo tipo crea più di un problema e per percorrere una strada alternativa come questa bisogna essere dotati di molto buon gusto e magari è preferibile sempre chiedere consiglio agli esperti del settore, perché il risultato finale premi invece di penalizzare!
Sara Raggi