Quando si parla di elementi d’arredo “etnici”, siano essi tavoli oppure no, normalmente si fa riferimento a prodotti realizzati interamente a mano, in maniera del tutto artigianale, con materiali assolutamente naturali, esattamente come si faceva un tempo; proprio per questo motivo solitamente si tratta di oggetti provenienti da paesi lontani ed esotici, dove la tecnologia e l’industrializzazione ancora non hanno invaso ogni campo del vivere ed in cui ciascun luogo conserva ancora delle tradizioni manifatturiere specifiche, che si differenziano le une dalle altre anche a seconda delle diverse tribù o delle differenti aree geografiche di afferenza.
Nella maggior parte dei casi i tavoli cosiddetti etnici vengono venduti in coordinato alle sedute, siano esse sedie o poltroncine, a seconda che si tratti di un tavolo da pranzo piuttosto che di un tavolino da salotto, che ne ricalcano le fattezze e lo stile ed il più delle volte vengono realizzate anche con gli stessi materiali (almeno in parte). Non si tratta infatti di prodotti che si abbinano facilmente a qualunque tipo di arredo, né tanto meno si tratta elementi capaci di trovar posto in qualunque spazio. Solitamente chi ama questo stile si circonda di oggetti non convenzionali, tutti rigorosamente “hand made” e dal sapore particolare, che richiamano dimensioni naturali ed ancestrali ormai lontane dal nostro quotidiano e magari ama arricchire la propria abitazione con souvenir e mobili che acquista a poco a poco durante i propri viaggi in paesi esotici e lontani. Certo, un tavolino o uno scrittoio etnico può tranquillamente venir inserito un po’ in qualunque tipo d’ambiente (basta avere un po’ di buon gusto!), ma se si pensa ad un elemento di maggiori dimensioni e con un impatto molto maggiore, come può essere quello di un tavolo da pranzo con tanto di sedie, è bene valutare attentamente il risultato estetico finale in relazione allo stile del mobilio presente nella nostra casa e con il quale dovrà rapportarsi il pezzo “etnico”: si tratta di un operazione per nulla scontata in quanto vi sono ambienti e stili evidentemente incompatibili ad arredi del genere!
Esistono diverse tipologie di tavoli etnici: da quelli dall’estetica più primitiva ed essenziale, solitamente realizzati in legno, che a prima vista appaiono molto più solidi ed imponenti rispetto ad un normale tavolo da pranzo e per lo più provengono dal continente africano, a quelli più minuti e decorativi, per lo più asiatici, sino a quelli intrecciati, perfetti per dare un tocco di freschezza anche ad un ambiente dal sapore assolutamente tradizionale e usatissimi soprattutto all’aperto e nei giardini. Una delle essenze con cui solitamente vengono realizzati i tavoli in legno, nonché le loro sedute (anch’esse dall’aspetto più importante rispetto a quelle a cui siamo abituati normalmente, soprattutto per gli schienali molto alti), è il teak, ma si trovano facilmente anche tavoli di tali fattezze realizzati in iroko o in mogano. I paesi più proficui in questo tipo di settore sono senza dubbio l’Africa e l’Asia, in particolar modo l’India e l’Indonesia occupano una buona fetta di mercato, ma anche la Cina ed il Giappone hanno un’ampia produzione ed infine anche il Sud America, con prodotti tipici provenienti dal Brasile, dal Perù e dal Messico, propone una sua artigianalità: ovviamente ogni popolazione è specializzata in un tipo di lavorazione differente ed impiega anche materiali diversi a seconda delle materie prime che ha a disposizione sul suo territorio. Vi sono poi in commercio tutta una gamma di tavoli che ricalcano quelli etnici provenienti da paesi lontani, ma in realtà sono dichiaratamente dei falsi, prodotti in maniera quanto meno seriale (se non del tutto meccanizzata ed industrializzata), realizzati per sembrare più “rustici” e naturali possibile, anche se spesso impiegano materie diverse da quelle che vorrebbero imitare (se non addirittura sintetiche e per nulla naturali!).
Quando si parla di tavoli etnici sicuramente quelli che per primi ci saltano alla mente sono quelli realizzati con fibre naturali intrecciate, ovvero in vimini, in rattan, in midollino o in bambù, poiché sono quelli che più facilmente si trovano in commercio un po’ ovunque, peraltro in una grandissima varietà di linee, forme e formati, dato che molto di frequente vengono impiegati nelle nostre abitazioni, soprattutto per arredare gli spazi esterni quali terrazzi, logge e giardini. In commercio oggi si possono trovare diverse imitazioni di questi prodotti fatte in serie, che quindi risultano molto più “perfette” rispetto agli esemplari artigianali, provenienti per lo più dal sud est asiatico dove l’impiego del rattan intrecciato vanta una lunghissima tradizione, che peraltro (anche solo per i costi importazione) hanno anche un costo superiore. Tutti gli elementi prodotti in fibre intrecciate sono estremamente leggeri e resistenti, motivo per cui sono indicatissimi per gli arredi outdoor, inoltre esteticamente si tratta di pezzi molto gradevoli, semplici, ma al contempo raffinati ed eleganti, anche se piuttosto robusti. Unica pecca di un tavolo completamente fatto in rattan, midollino o simili è che la superficie di appoggio non risulta perfettamente piana ed omogenea e dunque magari nel momento in cui si deve apparecchiare non è proprio il massimo dover fare i conti con le irregolarità di complanarità (soprattutto se si deve offrire solo un the, un caffè o una bibita!): a prescindere dal fatto che per i manufatti realizzati a regola d’arte, comunque, non si tratta assolutamente di un problema insormontabile, si possono poi sempre utilizzare piccoli escamotage, come l’impiego di sottopiatti e sottobicchieri o l’uso di vassoi. Nei modelli prodotti in maniera meno artigianale si ovvia facilmente al problema inserendo su queste materie più irregolari un piano di cristallo (cosa che per altro viene fatta piuttosto frequentemente!), che lascia vedere completamente la struttura del tavolo, ma lo rende più simile ai modelli più comuni e tradizionali (anche nell’utilizzo).
Oltre alle fibre naturali dalle dimensioni più piccole, ricavate per lo più dalle palme, dal banano o dal bamboo, con le canne di bamboo di diametro maggiore si realizzano tavoli molto particolari, semplici e facilmente inseribili anche in abbinamento ad arredi di tipo spiccatamente moderno.
I tavoli etnici per la stragrande maggioranza dei casi si caratterizzano proprio per l’impiego della materia al suo stato, potremmo dire, “grezzo”, in modo che ne rimangano in evidenza la lavorazione, le proprietà, le colorazioni, le venature e le sfumature, solitamente molto calde ed accoglienti. Esistono però manufatti particolari e variopinti caratterizzati da un uso assoluto del colore, per lo più provenienti dalla Cina, dove i colori predominati sono il turchese ed il rosso e dall’India, dove invece le tonalità sono più varie, ma tutte sfumate, tenui e pastello e soprattutto i motivi decorativi sono più vari.
Immagini: www.longhirattan.it
Sara Raggi