Si può tranquillamente affermare che i tavoli (di qualunque tipo essi siano), assieme alle sedie, sono certamente uno di quegli elementi d’arredo sui quali designer ed architetti d’interni hanno da sempre profuso un grandissimo impegno, nel tentativo di trovare soluzioni sempre più innovative, funzionali, belle e capaci di lasciare senza parole. Molti ritengon
o che gli oggetti di design siano “tutto fumo e niente arrosto”, in poche parole “belli ed inutili”, o comunque poco pratici: a volte è assolutamente vero ed in alcuni casi l’intento del designer è proprio quello di lasciare a bocca aperta chiunque veda la propria creazione, senza neppure che si domandi a cosa serve e che tipo di elemento vuol essere (e a volte viene davvero da chiedersi: sarà un tavolino, una seduta informale, oppure una bizzarra suppellettile?); altre volte invece anche questo tipo di elementi viene studiato proprio per rispondere ad esigenze particolari e per tentare di trovare “nuove soluzioni” capaci di coniugare alla perfezione estetica e funzionalità!
Quando per la propria casa si sceglie di acquistare un tavolo di design, molto spesso si opta proprio per un tavolino da salotto, piuttosto che per il tavolo da pranzo perché, proprio il loro essere oggetti dalle dimensioni abbastanza ridotte e con una collocazione spaziale che li rende abbastanza indipendenti da tutto il resto, permette di sperimentare molto di più, senza compromettere funzioni importanti o sacrificare spazi troppo estesi ed di spendere un po’ meno. Gli oggetti di design infatti sono sempre piuttosto cari, un po’ perché l’idea e l’originalità si pagano ed anche perché oggettivamente rispetto ai tavoli più comuni, realizzati per la grande distribuzione, non se ne vendono tantissimi: l’originalità e l’estetica si pagano (ed anche a caro prezzo!), motivo per cui di certo un tavolino da salotto risulta di certo più abbordabile di un tavolo da pranzo o di sei sedie!
Tra i tavolini di design ve ne sono alcuni davvero strani e bizzarri, dei quali a mala pena si riesce ad identificare la vera funzione, creati più che altro per stupire ed essere ammirati come vere e proprie opere d’arte, quasi si trattasse di sculture moderne, sui quali magari non ci verrà mai in mente di poggiare neppure un telecomando, figuriamoci una tazzina di caffè o una lattina di coca-cola (che magari potrebbero rovinarli), ma il solo fatto di averli nella nostra casa rende l’ambiente davvero unico e particolare, tanto da farci scordare che magari ci manca un vero tavolino sul quale poter mettere qualcosa o servire un the con i biscotti agli amici! Ma ciò che distingue un oggetto di design da uno comune è proprio questo: si tratta di elementi assolutamente sorprendenti, tanto da farci innamorare di loro a prima vista e da ritenere di non poterne fare più a meno; poco importa se la loro presenza non ha uno scopo prettamente funzionale e pratico, perché gli scegliamo soprattutto per il la loro valenza estetica, perché sono così indiscutibilmente belli e particolari che ci piace ammirarli e questo ci basta e ci appaga più d’ogni altra cosa!
Oggi i prodotti d’arredo di design rappresentano una fetta di mercato piuttosto cospicua e conquistano in particolar modo una clientela giovane ed esigente (ma non solo!), che non si accontenta di elementi comuni e tradizionali, ma per la sua casa cerca qualcosa di speciale ed unico; così i marchi specializzati in prodotti di questo tipo si moltiplicano (sia che si tratti di tavolini piuttosto che di tavoli, sedie o quant’altro) ed ogni anno nelle riviste d’architettura d’interni ed arredamento o nelle vetrine degli shoow room più alla moda si possono trovare tantissime novità, per cui le proposte di design tra cui scegliere, anche per ciò che concerne i tavolini, sono davvero tantissime e tutte diverse da ogni punto di vista. Quando ci si accinge ad acquistare un tavolino dei design le variabili in gioco sono molte e bisogna valutarle attentamente tutte: esistono materiali più moderni che facilmente si prediligono per questo tipo di realizzazioni, come il vetro, l’acciaio, la resina o tutte le materie plastiche, ma nulla toglie che comunque un tavolino di design possa essere anche realizzato con materie più tradizionali come il legno, la pelle o la pietra; ovviamente anche per ciò che concerne le forme i colori, le dimensioni, le linee e gli effetti superficiali non vi è che l’imbarazzo della scelta! L’importante è sempre valutare bene il contesto che ci circonda, perché un tavolino di design, comunque lo si scelga, risulterà sempre una presenza “ingombrante” dal punto di vista estetico ed in ogni living che si rispetti vi sono degli equilibri e delle dinamiche da tenere in considerazione affinché il tutto risulti armonico e ben studiato. Poi, come sempre quando si parla di oggetti di design, è bene ribadire che senza ombra di dubbio si tratta di elementi che trovano la loro collocazione ideale in ambienti moderni, caratterizzati dalla presenza di pochi elementi, dalle linee pulite, regolari ed essenziali, mentre risulta più difficile il loro inserimento in locali arredati in stile classico o tradizionale, anche se con sapiente maestria e una buona dose di buon gusto non è un’impresa impossibile neppure questa!
Una tipica creazione di design, semplice, minimalista, ma di grande effetto, è quella incarnata dal tavolino Loop Coffee Table, ideato dallo studio brasiliano Baita Design: si tratta di un unico pezzo, plasmato in maniera tale da rievocare un po’ le montagne russe e che, per come si appoggia a terra, sembra quasi sfidare le leggi della gravità.
Un’idea molto carina, realizzata completamente in legno (ma comunque in ben dieci essenze e colorazioni differenti) e capace di sposarsi alla perfezione anche con arredamenti di tipo più tradizionale, è il tavolino girevole Spline, ideato dal designer Fred Rieffel. Si tratta di un oggetto piuttosto semplice, ma comodo, funzionale e mutevole, a seconda delle esigenze, ideale per servire un caffè o un aperitivo, stando comodamente seduti sul divano: è composto da quattro diversi piani, capaci di ruotare l’uno sull’altro, creando un effetto straordinario e sempre diverso.
Tra le suggestioni più particolari specificatamente pensate per scopi particolari troviamo Don Vino, il tavolino portabottiglie, prodotto dalla Chicone Cabinetmakers, che prende chiaramente spunto sia nella forma che nei materiali dalle botti di vino di quercia che si possono trovare nelle miglior aziende vinicole e consente di avere sempre a disposizione una buona bottiglia da offrire agli ospiti. Altra idea utile e stravagante quella del tavolino porta libri Nook, ideato dal designer Dave Pickett e realizzato in acero con una forma singolare, ma molto armoniosa, capace in parte di accogliere libri e riviste, ma anche da fungere da perfetto piano d’appoggio.
Altre due idee singolari che invece prendono entrambe spunto dall’acqua e giocano con essa sono il Swimming Pool Coffee Table ed un prototipo bizzarro. Il primo è un simpatico tavolinocreato dalla Freshwest, che rievoca esattamente le sembianze di una piscina, grazie al piano realizzato in un materiale acrilico color turchese, che riflette la luce in modo da creare davvero l’illusione ottica che si tratti d’acqua ed alla presenza di un trampolino con tanto di scaletta, mentre il secondo non è in commercio, è solo il progetto di due promettenti designer coreani disegnato per un esame all’accademia di design di Eindhoven, che per il piano d’appoggio sfrutta il cosiddetto ripple effect, ovvero l’effetto farfalla, tramite un sottilissimo strato d’acqua superficiale che fa in modo che appoggiando qualunque cosa sul tavolo si ottengano delle increspature che man mano si propagano.
Ovviamente si tratta solo di alcune idee esemplificative del panorama dei tavolini di design esistenti in commercio, tra i quali, senza dubbio, non sarà difficile trovarne uno di nostro gradimento; anzi forse il problema sarà riuscire a decidersi tra le tante proposte!
Sara Raggi